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Riflessologia

RIFLESSOLOGIA PLANTARE

E' un luogo comune pensare che la riflessologia sia una tecnica proveniente esclusivamente dall’Oriente,in realtà essa è sempre esistita in tutto il mondo e il primo a compiere ricerche storiche sulla riflessologia plantare fu il dottor Harry Bond Bressier.

E' corretto far risalire all'Oriente, ed in particolare a circa 5000 anni fa, la conoscenza del massaggio palmare. Infatti in India, circa 4000 anni fa, furono scritti i primi "Veda", in questi libri sacri si narra che i medici, per arrivare a una diagnosi, osservavano accuratamente la mano degli ammalati.
Pitture murali rappresentanti questa tecnica sono state ritrovate in Italia in Valcamonica, a Sakkara, in Egitto. Pare che anche i Maya e gli Inca usassero questa tecnica. In America la riflessologia è conosciuta e praticata da sempre dai Nativi americani.

Nei primi anni del 1900, il dott. William M. Fitzgerald, otorinolaringoiatra del Connecticut, scoprì che premendo su alcune zone del corpo poteva evitare di somministrare cocaina (allora usata come anestetico) per alleviare molte sofferenze dei suoi pazienti. Egli divise il corpo umano in 10 zone longitudinali che corrono lungo il corpo, dalla cima della testa alla punta degli alluci. Il numero dieci corrisponde al numero delle dita delle mani e dei piedi, ed ogni dito delle mani e dei piedi rientra in una zona. La teoria sostiene che le parti del corpo presenti all’interno di una determinata zona saranno collegate l’una all’altra per mezzo dell’energia che scorre dentro la zona stessa e possono perciò essere stimolate reciprocamente.

Allievi del dott. Fitzgerald furono il dott. J. Rilay e la sua assistente E. Ingham, quest’ultima approfondì il lavoro di Fitzgerald, dando il maggior contributo alla riflessologia plantare moderna, separando il lavoro delle zone riflesse in genere, da quello del piede, ed iniziando a costruire una mappa delle zone riflesse sul piede corrispondenti ai vari organi. Negli anni ’60 alcune allieve della Ingham riportano la riflessologia in Europa. In Italia venne introdotta da Elipio Zamboni, fisioterapista bergamasco.

Stimolando opportune zone del piede si va ad agire sui vari organi, migliorandone il funzionamento e ripristinan¬done l'equilibrio. Ogni punto del piede, infatti, è unito tramite una terminazione nervosa ad un determinato punto del corpo. Per questo motivo il terapista, esaminando le varie zone del piede, riesce a diagnosticare quale disturbo energetico sia in corso e, agendovi opportunamente, andrà a stimolare tutti gli organi connessi favorendone  il corretto funzionamento.

Attraverso la Riflessologia Plantare si interviene con estrema efficacia sia sull'equilibrio generale, rilassando e tonificando tutto il corpo, che sulle patologie dei sistemi: cardiovascolare, muscolare, linfatico, nervoso, gastrointestinale e riproduttivo con risultati sorprendenti.